5 Gennaio 2019

SEMAFORO CAPO SPERONE

SARDINIA URBEX NEL SEMAFORO DI CAPO SPERONE

 

Sul colle che domina Capo Sperone, in località Sa guardia de su Turcu, sono visibili gli interessanti ruderi dell’ottocentesco semaforo. Il luogo fu scelto dalla Regia Marina sul finire del XIX secolo per l’installazione di una postazione semaforica e telegrafica destinata al controllo dell’accesso al Golfo di Palmas. I lavori per la costruzione della nuova struttura cominciarono nel 1887 ad opera dell’impresario Giuseppe Mossa. Non disponendo di acqua corrente, furono realizzate delle capienti cisterne per la conservazione dell’acqua. Successivamente furono attrezzati dei generatori con motore a scoppio per la fornitura della necessaria energia elettrica.

Nel 1914 la postazione era dotata di una potente stazione radio affidata ai semaforisti della Regia Marina. Nell’aprile del 1918, durante la prima guerra mondiale, l’opera fu cannoneggiata dal sommergibile tedesco UB 48 agli ordini del Comandante Wolfgang Steinbauer, subendo danni all’antenna.

Nel corso della seconda guerra mondiale la struttura fece parte della maglia d’avvistamento aeronavale predisposta dalla Regia Marina. Il posto d’avvistamento era collegato mediante rete telefonica al Centro Raccolta Notizie – C.R.N. – di Giba che a sua volta aveva il compito di trasmettere le notizie raccolte al Comando Tattico Dicat (difesa contraerea territoriale) di Cagliari. Per quel che riguarda il presidio, era costituito da un sottufficiale, in genere un capo segnalatore di 1ª classe, e sei marinai.

Nella primavera del 1943 il personale tecnico della Luftwaffe tedesca installò nei pressi del semaforo una postazione radar Freya per il tempestivo avvistamento delle formazioni aeree statunitensi provenienti dal nord Africa. Con il nome in codice Stier – Toro – l’impianto entrò in servizio il 14 aprile 1943. Per la sua difesa la Luftwaffe installò due postazioni armate con mitragliere da 20 mm, mentre il Regio Esercito vi dislocò la III compagnia del 396° Battaglione Costiero di stanza nell’isola. All’indomani dell’armistizio la postazione radar fu smantellata dai soldati germanici in ritirata. Nel dopoguerra l’opera continuò ad essere presidiata dal personale della Marina Militare, concludendo la sua lunga vita operativa il 31 dicembre 1957.

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NOTA:

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